In discussione è la democrazia di Giuseppe Aragno (22 maggio 2014)

PREMESSA : Ho conosciuto, in questo ormai lungo dribbling alla ricerca di un’etica politica, molte onestissime persone, offuscate – ahinoi – dalle arene politiche in cui si sono impegnate. Specie di recente ho visto donne come Patrizia Toia e la giovane collega Lia Quartapelle che hanno fatto della comunicazione con la base elettorale e della condivisione delle loro competenze in gioco dei buoni campioni della politica di sinistra. Eppure è la politica del PD al Governo che non funziona, non è il rapporto con l’Europa che va rinegoziato è l’Italia nell’Europa in un Mondo che va rivoluzionato quello per cui si deve votare oggi. Ho votato Grillo alle ultime elezioni, nella speranza che un po’ di democrazia partecipativa ridimensionasse il “leviatano sospeso sopra la società”. Il Pd – come da speranza implicita – si è riorientato, ma nulla è cambiato: solo i toni volgari a controbilanciare la volgarità di chi ad angolo retto continua a favorire il privilegio, o lo scandaloso voto favorevole ad una riforma del lavoro che ne lede il valore più profondo di  garanzia di sostenibilità nella dignità, su cui un tempo questo Paese si diceva fondato. Odio i personalismi, ma oggi “va così” e porta il nome di un giovane greco la lista cui accordo il mio voto. Mi conforta che sia anche la scelta di un uomo il cui giudizio politico stimo moltissimo e, col suo permesso, pubblico queste sue sagge riflessioni.

FIAM

«Dici Europa e pare cosa semplice. C’è una storia, ci sono uomini come Rossi e Spinelli e un Manifesto nobile che nasce a Ventotene, nel cuore di una tragedia che ci accomuna e che, a parole, tutti rifiutiamo: la barbarie nazifascista, come estrema conseguenza d’una crisi della democrazia, la guerra come esito fatale della competizione liberista sui mercati, quando l’economia occupa il posto della politica.  Continua a leggere